Si è concluso con una richiesta chiara e semplice l’intervento di Confartigianato Benessere presso il Ministero dello Sviluppo Economico, con lettera a firma del Presidente Marco Granelli: “Permettere di far lavorare anche nelle zone rosse le categorie degli acconciatori ed estetisti”.
Secondo quanto denuncia Confartigianato nel confronto con il Ministro Giancarlo Giorgetti, i provvedimenti di chiusura di tali attività hanno favorito una pericolosa e ingestibile proliferazione dell’offerta irregolare, agevolata dalla disponibilità di soggetti che continuano ad erogare il proprio servizio in maniera abusiva nel proprio domicilio. È stato fatto presente quindi che la disposta chiusura delle attività regolari va nella direzione opposta a quella auspicata dal Governo, andando ad amplificare il rischio contagi invece di contenerlo.
Per questi motivi, la Confederazione al termine del confronto ha ribadito la richiesta di reintegro delle attività di acconciatura ed estetica nelle zone rosse, consentendone lo svolgimento del servizio anche e soprattutto nell’interesse dei fruitori di tali servizi.