Il 2 marzo u.s. l’Assessorato regionale per le Infrastrutture e la mobilità ha emanato un decreto a firma dell’Assessore con il quale cui viene riconosciuto un ristoro economico alle aziende del trasporto c/terzi aventi sede legale e/o operativa in Sicilia.
Il provvedimento è frutto di una lunga interlocuzione tra le sigle rappresentanti il mondo del trasporto c/terzi presenti alla Consulta – di cui Confartigianato Imprese Sicilia ne fa parte – e la Direzione dell’Assessorato il quale ha recepito le difficoltà dell’intero comparto rimasto penalizzato dagli effetti
economici negativi dalla pandemia venutasi a sommare ai cronici costi dell’insularità.
Di seguito descriviamo i punti salienti della norma oggetto della presente:
– Risorse disponibili: 10 mln di euro;
– Beneficiari: tutte le imprese di trasporto c/terzi iscritte all’Albo ed al R.E.N. aventi sede legale o unità locale in Sicilia al momento che attraversano lo Stretto di Messina;
– Finalità: contributo a fondo perduto pari al 20% dell’imponibile della fattura sul prezzo pagato per il biglietto del trasporto marittimo, compreso l’autista, dei mezzi con massa superiore ai 3,5 tonnellate a pieno carico;
– Modalità di rimborso: il primo comma dell’art. 3 recita che le imprese beneficiarie del contributo devono presentare non più di una volta “ogni tre mesi e mezzo” a mezzo p.e.c. l’istanza corredata dalla documentazione giustificativa (copia dei biglietti, delle fatture, delle carte d’imbarco e prospetto riepilogativo dei costi sostenuti nel periodo previsto) sottoscritta dal legale rappresentante/titolare dell’azienda.
L’art. 3 sempre al primo comma recita che i richiedenti il contributo dovranno utilizzare la modulistica, pena esclusione del beneficio, appositamente predisposta dall’Assessorato regionale.
La modalità temporale dell’istruttoria delle istanze e della successiva erogazione è quella cosiddetta “a sportello” ossia secondo l’ordine cronologico di presentazione delle istanze e comunque fino all’esaurimento delle risorse finanziarie stabilite che ammontano a 10 mln di euro e comunque
entro e non oltre 30 giugno 2023.
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