“È diventata ormai intollerabile la totale disattenzione del Governo nei confronti delle imprese di acconciatura ed estetica. Sono infatti incomprensibili le disposizioni contenute relativamente alle zone rosse, che hanno confermato la chiusura dei centri estetici e addirittura revocato l’autorizzazione all’apertura dei saloni di acconciatura, concessa dagli ultimi decreti”
Inizia così la lettera che le associazione degli artigiani hanno inviato al Presidente della Regione Sicilia Nello Musumeci. Confartigianato, Cna, Casartigiani e Claai chiedono una deroga alle chiusure previste per il comparto benessere nelle zone rosse, spiegando che “le imprese del settore hanno accolto con grande senso di responsabilità i rigorosi protocolli igienico-sanitari, rispondendo con diligenza e rigore alle indicazioni del Governo per evitare la diffusione del virus e hanno organizzato le attività su appuntamento in modo da non generare assembramenti. Non è un caso quindi che non vi siano state in questi mesi evidenze di contagi all’interno dei saloni e dei centri estetici, ove è stata sempre garantita la massima sicurezza per operatori e clienti”.
Secondo il punto di vista dei rappresentati delle categorie artigiane “l’estensione delle zone rosse a diversi comuni a causa di un indice Rt sfavorevole rischia di rappresentare una condanna a morte per l’intero settore, generando la sensazione che le istituzioni Nazionali e Regionali si disinteressino del tutto alla loro condizione”.
Si attende adesso la risposta, se ci sarà, del Presidente Musumeci, nella speranza che si possa chiarire definitivamente la posizione della Regione rispetto alle richieste presentate nella lettera.