Il ciclo di ripresa del mercato del lavoro – avviato nell’autunno del 2013 – vede a febbraio 2018 gli occupati crescere di 939 mila unità (+4,2%) rispetto al minimo di settembre 2013, con aumento di 1.216.000 dipendenti (+7,3%) e un calo di 277 mila unità (-5,1%) degli indipendenti. All’interno del lavoro dipendente, salgono di 773 mila unità i dipendenti a termine (+36,0%) e di 443 mila unità (+3,1%) i dipendenti permanenti. Sulla base di queste tendenze, sale la quota di lavoro temporaneo che al III trimestre 2017 in Italia è del 16,3%, pur rimanendo inferiore al 16,7% della media Eurozona. Il tasso di occupazione – 15-64 anni, destagionalizzato – a febbraio 2018 si colloca al 58,0%, inferiore di 0,9 punti al massimo del 58,9% di aprile 2008 e al di sopra di 2,7 punti rispetto al minimo del 55,3% di settembre 2013: il mercato del lavoro ha recuperato il 76% della distanza di 3,6 punti tra minimo e massimo. Le piccole imprese, che danno lavoro a 10,6 milioni di addetti il 65,3% degli occupati delle imprese – forniscono un apporto decisivo alla creazione di posti di lavoro nella fase di ripresa del mercato del lavoro, come evidenziato in un recente rapporto dell’Istat. Le piccole imprese (fino a 50 addetti) contano il 50,7% dei dipendenti in forza ma, secondo l’analisi di questi dati, spiegano il 65,6% delle posizioni create nel biennio 2015-2017; se rapportiamo le posizioni create allo stock dei dipendenti, si calcola che il tasso di creazione di posti di lavoro.
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