L’obbligo di fatturazione elettronica non deve complicare la vita degli imprenditori. Per difendere questo semplice ma sacrosanto principio, Confartigianato si sta battendo su più fronti, in vista dell’entrata in vigore del nuovo adempimento. Già da luglio, infatti, scatterà la prima fase di questa rivoluzione e riguarderà le cessioni di benzina o gasolio per motori e le prestazioni dei subappaltatori nei contratti di lavori pubblici. Poi, da gennaio 2019 la fattura elettronica dovrebbe essere obbligatoria per tutti. Andrea Trevisani, Direttore delle Politiche fiscali di Confartigianato, spiega le mosse della Confederazione per evitare agli imprenditori l’ennesimo, costoso adempimento. “Stiamo lavorando su tre livelli di intervento. Il primo nei confronti del decisore politico cui abbiamo sottoposto la necessità di una proroga immediata della scadenza del primo luglio. Siamo convinti che tre mesi non sono sufficienti né per le imprese né per l’amministrazione per essere pronti all’avvio della prima fase dell’adempimento. Si potrebbe ipotizzare anche un avvio senza sanzioni: chi vorrà sperimentare la fatturazione elettronica potrà iniziare a farlo e chi invece non sarà ancora pronto potrà continuare ad emettere fatture cartace
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