Terza elaborazione flash di Confartigianato Sicilia: L´artigianato alimentare ed il made in Italy di prodotti alimentari e bevande in Sicilia.
Al III trimestre 2015 il settore dell’artigianato alimentare in Sicilia è composto da 10.197 imprese ed è in crescita dello 0,7% rispetto all’anno precedente, in controtendenza rispetto al calo del 2,4% registrato dal totale artigianato. La Sicilia, dopo Veneto e Lombardia, è la terza regione italiana per maggior crescita delle imprese del settore.
Nel dettaglio crescono le imprese artigiane nel comparto di distillerie, birre e vini (+4,2%), nel cacao, caffè, tè e spezie (+4,0%), nella lavorazione e conservazione di carne e produzione di prodotti a base di carne (+3,7%), nei cibi da asporto (+1,0%), nel lattiero-caseario (+0,7%) e nella pasticceria, panifici e gelaterie (+0,3%)
Tra le 110 province italiane è Trapani quella che mostra il maggior dinamismo nell’artigianato alimentare in salita del 3,6%. Nella classifica regionale è seguita da Ragusa (+2, 3%), da Siracusa (+0, 7%), da Catania (+0, 6%), da Agrigento (+ 0, 4%) e da Messina (+0, 3%).
Le vendite dei prodotti alimentari made in Sicilia nei primi sei mesi del 2015 ammontano a 261 milioni di euro, in salita del 3,7% rispetto al I semestre 2014.
Le province più dinamiche della Sicilia, per crescita più accentuata delle vendite sui mercati esteri dei alimentari, sono: Siracusa (+51, 6%) e Catania (+ 31, 2%) .
La più alta vocazione all’export alimentare la registriamo a Trapani con esportazioni del settore pari all’1,73% del valore aggiunto del territorio, seguita da Messina con l’1,35% e da Ragusa con l’1,12%.